Pero

ll pero è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae e che vanta moltissime specie diffuse in tutto il mondo. Di questa pianta se ne conosce bene il frutto, la pera, ampiamente utilizzato in cucina. A seconda dell’uso che si fa dei frutti, le pere si dividono in “da tavola”, “da confetture”, “da cottura” e “da sidro”, meno usate in italia. La sua coltivazione, oltre che nei frutteti, è estesa anche ai piccoli orti o giardini.

Classificazione Botanica

Eukaryota
Plantae
Magnoliophyta
Magnoliopsida
Rosales
Rosaceae
Pyrus

Caratteristiche

  • Caduche
  • Esterno
  • Frutto
  • Primavera
Pero

Tipologia Tipologia

La maggior parte dei peri perdono le foglie, ma alcune specie, provenienti dall'Asia sud-orientale, sono sempreverdi. Sono alberi di medie dimensioni che possono arrivare fino ai 15 metri di altezza. Ne esitono molte cultivar quindi i frutti variano tra loro nella forma, da tondeggiante ad allungata, così come il colore che va dal giallo, dal verde, dal rosso e dal ruggine. Nei primi anni va effettuata una potatura della pianta con tagli limitati esclusivamente alla chioma, mentre nelle piante più adulte va fatta la potatura di produzione: eliminare il legno vecchio per lasciare spazio ai rami nuovi.

Storia e Curiosità Storia e Curiosità

L’origine di questo albero è antichissima, probabilmente già nella preistoria l'uomo si cibava delle pere. Del pero ne parla anche Omero nell’Odissea. Questo frutto va maneggiato con cura in quanto è molto delicato e si ammacca con facilità. Per portarlo a giusta maturazione, è consigliabile riporlo in un sacchetto di carta per qualche giorno: la carta, trattenendo l’umidità prodotta dalla stessa pera, ne previene l’avvizzimento.

Terreno Terreno

Il pero ama i terreni freschi, profondi e di buona fertilità, almeno nei primi anni di vita; teme, invece, le terre troppo sabbiose. Si adatta agli ambienti meridionali come a quelli continentali, può essere coltivato fino a circa 950 m di altitudine. Si consiglia la concimazione annuale con il letame ben maturo o altri concimi d'origine organica.

Annata Annaffiatura

L’irrigazione varia in base a dove si coltiva il pero. Diventa più frequente e abbondante nelle zone del centro sud, almeno ogni 10 giorni, dove spesso le precipitazioni annuali non bastano ad assicurare la giusta quantità d’acqua alla pianta.

Esposizione Esposizione

Il pero necessita di raggi diretti del sole e di essere posto in zone al riparo dai venti freddi.

Malattie e Parassiti Malattie e Parassiti

La pianta del pero è soggetta a malattie fungine e batteriche come il fuoco batterico, ticchiolatura, maculatura bruna e batteriosi. Quest'ultima è difficilmente curabile se non con la prevenzione. Può essere attaccato anche da alcuni insetti come la psilla del pero, che ne rovina chioma, l'afide grigio, l'afide verde, la cocciniglia, il rodilegno giallo e dagli acari

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