La Zantedeschia aethiopica comunemente conosciuta come Calla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae, molto diffusa per il suo pregio ornamentale e per la sua bellezza.
Pianta perenne sempreverde con un grande rizoma oblungo, fiorisce durante la primavera con fiori singoli di colore bianco e caratterizzati da uno spadice di solito di colore giallo.
Storia e Curiosità
Il genere Zantedeschia comprende sette specie che possono raggiungere anche il metro di altezza, ma la più conosciuta è la Zantedeschia aethiopica, comunemente conosciuta come Calla. E' originaria dell'Africa meridionale, in particolare tra Sudafrica e Malawi. Il nome è stato dato dal botanico tedesco Kurt Sprengel in onore di un altro botanico italiano Giovanni Zantedeschi, e amico di Sprengel. Il nome comune "Calla" deriva dal greco "Kalos" che significa "bello".
Terreno
Predilige un terreno molto umido e ricco e se coltivate in casa con clima particolarmente secco si può immergere il vaso in ciotole d'acqua. Nel caso si utilizzi del terriccio deve essere fertile, a base di terra di foglie e torba aggiunti a della sabbia.
Annaffiatura
L'esigenza princiale della Calla dal punto di vista dell'innaffiatura è quella di avere il terreno sempre bagnato in particolare durante il periodo vegetativo. In questa fase della vita della pianta è importante anche che si utilizzino sottovasi profondi e sempre pieni d'acqua. La frequenza di irrigazione va pian piano diminuita mano a mano che le foglie e i fiori si ingiallisco, e una volta spariti, va interrotta.
Esposizione
Gradisce posizioni luminose ma mai sotto i raggi diretti del sole, ma può essere coltivata anche in zone più ombrose.
Malattie e Parassiti
Molti problemi per questa pianta sono dati dalle condizioni ambientali, infatti se nel periodo di riposo la temperatura è troppo bassa, la Calla potrebbe non riprendersi, così come un terrreno troppo secco può ritardare la ripresa vegetativa
Tra i parassiti, i principali nemici sono la cocciniglia cotonosa che si manifesta in condizioni di clima secco e caldo. Si può debellare con insetticidi specifici e aumentando l'umidità ambientale oppure strofinando le zone colpite con un batuffolo bagnato di acqua e alcool. L'altro parassita che può attaccare la pianta è il ragnetto rosso, che, sempre in conidizioni di caldo secco, si manifesta con ragnatele di colore scuro sulla pagina inferiore delle foglie. Anche in questo caso il rimedio è un buon insetticida unito all'incremento dell'umidità ambientale.