Il Prezzemolo o Petroselinum sativum è una pianta aromatica erbacea appartenente alla famiglia delle Apiacee originaria del Mediterraneo. Cresce bene in ambienti temperati ed ha uno sviluppo biennale.
Pianta perenne da esterno, ma coltivabile anche in vaso purché non troppo piccolo.
Storia e Curiosità
Già utilizzato dai greci, che erano soliti adornarcisi la testa durante i banchetti convinti che stimolasse l'appetito, il Prezzemolo è una pianta aromatica molto utilizzata in cucina per esaltare i piatti e per la preparazione di gustose salse. Esistono diverse varietà di Prezzemolo, tra cui quello a foglia larga, come il gigante d'Italia, e la varietà a foglia riccia, dal sapore più dolce. Questa pianta aromatica può essere facilmente coltivata in piena terra, nell'orto oppure in vaso direttamente sui balconi e non richiede particolari cure.
Terreno
Il Prezzemolo non ha grandi necessità in fatto di qualità del terreno e cresce in quasi tutte le condizioni. Data la sua forte capacità di sviluppo nel caso di piantagione in vaso è bene scegliere un contenitore ampio e profondo, dotandolo di un buon drenaggio e di un terriccio di buona qualità. Prima di dedicarsi alla semina, per favorire la germinazione della pianta, si consiglia di tenere a bagno i semi una notte in acqua tiepida.
Per il terreno optare per uno concimato, fatto di terriccio leggero che garantisca un buon drenaggio.
E’ preferibile scegliere un vaso in terracotta piuttosto che in plastica, in modo che la pianta possa traspirare.
Annaffiatura
Per garantire una buona rigogliosità della pianta annaffiare il Prezzemolo regolarmente tutti i giorni prima che il sole tramonti ma sempre evitando ristagni d'acqua. Quando il caldo è intenso metterlo a riparo dalla luce diretta.
Esposizione
La zona a mezz'ombra è quella preferita dal Prezzemolo ma va bene anche una più soleggiata.
Ha una buona resistenza al freddo anche se preferisce le zone temperate.
Malattie e Parassiti
Il Prezzemolo può essere attaccato dalle larve di maggiolino e oziorrinco che si cibano delle sue radici e dagli afidi che attaccano la pianta adulta, facendone arricciare le foglie con le loro punture.