La lavanda selvatica è una pianta comune nella vegetazione mediterranea, cresce in climi temperati e si sviluppa, di solito, lungo macchie e zone costiere fino a 600 metri di altitudine. Si adatta bene ai suoli silicei, come quelli composti da trachite, granito, scisto e basalto.
Questa varietà di lavanda aromatica può crescere fino a 60 cm e, in alcuni casi, raggiunge anche i 120 cm. I rami presentano una leggera peluria, mentre le foglie sono lanceolate e abbastanza piccole. I fiori si presentano compatti e a spiga, lunga circa 2–3 cm e sono di colore tra il viola e il bluastro.
Storia e Curiosità
La lavanda selvatica è adatta per abbellire giardini creando una specie di recinzione naturale, profumata ed elegante. Spesso i fiori di questa pianta sono impiegati per creare dei sacchetti profumati, oli e saponi; hanno, inoltre, proprietà rilassanti e che combattono l'insonnia.
La varietà selvatica può produrre del miele in elevate quantità soprattutto in Sardegna e in altre zone bagnate dal Tirreno.
Terreno
La lavanda selvatica preferisce un terreno ben drenato che abbia un pH acido.
Annaffiatura
Le innaffiature devono essere regolari, ma evitando sempre i ristagni idrici. Basta regolarsi verificando il terreno: quando è asciutto, allora si può procedere all'irrigazione.
Esposizione
La lavanda selvatica va esposta in posizioni soleggiate. Nei mesi più freddi, però, si consiglia di proteggerla spostandola all'interno (se coltivata in vaso), mentre se si trova in giardino si può procedere alla pacciamatura.
Malattie e Parassiti
La pianta resiste bene alle malattie, ma può essere colpita dagli afidi e dalla cocciniglia.