La santoreggia è una pianta aromatica usata sia in cucina che in campo erboristico per le sue proprietà benefiche (tra cui quella digestiva e antisettica). Si trova soprattutto nelle zone montane del Centro-Nord Italia.
La pianta ha un profumo aromatico e un'altezza che raggiunge quasi i 40 cm. Ha un andamento cespuglioso, foglie lanceolate con un picciolo. I fiori che crescono con la bella stagione sono di colore bianco o rosa chiaro.
Storia e Curiosità
Il nome della pianta (satureja) deriva, forse, da "séro" (seminare), o dal greco "sàturos". Viene anche chiamata "Santoreggia montana" perché cresce a certe altezze proprio in queste zone.
Gli antichi la usavano come erba afrodisiaca e, per questa ragione, non era possibile coltivarla all'interno dei monasteri.
Terreno
La santoreggia predilige un terreno sabbioso o roccioso, fertile e ben drenato. Si consiglia di applicare sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa per evitare i ristagni idrici.
Annaffiatura
Le irrigazioni della pianta non sono mai abbondanti, ma regolari. Dovranno essere più intense nei mesi di gran caldo o in periodi di siccità (stando sempre attenti ai ristagni idrici).
Esposizione
L'esposizione ideale è in pieno sole, ma si colloca bene anche in una posizione di mezz'ombra.
Malattie e Parassiti
La santoreggia non teme malattie e parassiti, perché è un repellente naturale per gli afidi, ed è in grado di proteggere anche gli arbusti che crescono nelle vicinanze.