Ornitogallo

L'Ornitogallo è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Liliaceae e diffuso in diverse zone dell'Europa meridionale, dell'Asia Minore e del Sudafrica.

Classificazione Botanica

Eukaryota
Plantae
Magnoliophyta
Liliopsida
Liliales
Liliaceae
Ornithogalum

Caratteristiche

  • Caduche
  • Esterno
  • Frutto
  • Primavera
Ornitogallo

Tipologia Tipologia

L’Ornitogallo è una pianta ornamentale adatta ad essere coltivata in vaso nei balconi e terrazze o direttamente in piena terra nel giardino. Delizioso per creare aiuole dai colori vivaci grazie ai fiori color crema, gialli, arancioni e rossi. Fiorisce in primavera.

Storia e Curiosità Storia e Curiosità

La particolarità di questa pianta è sicuramente legata ai fiori. Il nome dell'Ornitogallo deriva infatti dalla forma particolare dei fiori che, quando sono chiusi, ricordano la cresta di un gallo. L'Ornitogallo viene anche chiamato stella di Betlemme perché i fiori, una volta aperti, riprendono la forma di stella.

Terreno Terreno

Di base questa pianta predilige il terreno sciolto, soffice, ricco di sostanza organica e ben drenato. Per ottenere delle belle piante coltivate in vaso meglio utilizzare un terriccio universale o da giardino misto a torba e sabbia. Al momento dell’impianto, optare per una concimazione con un concime a lenta cessione o con concime organico.

Annata Annaffiatura

Durante la fiorituta e nei periodi di siccità consigliamo di annaffiare l'Ornitogallo ogni 15 giorni. In inverno è possibile diminuire l'apporto di acqua fino a sospenderlo del tutto. Se coltivata in vaso è bene evitare i ristagni di acqua, poco amati da questa pianta.

Esposizione Esposizione

L'Ornitogallo va esposto in posizione soleggiata. Anche se questa pianta resiste molto bene al freddo, durante il periodo invernale è buona cosa ricoprire il terreno circostante con della paglia per evitare che si congeli.

Malattie e Parassiti Malattie e Parassiti

L’Ornitogallo, in genere, resiste bene ai parassiti animali. Solo quando c'è eccessiva umidità soffre gli attacchi da parte degli afidi. Teme il ristagno d'aqua con conseguente marciume delle radici.