L'Echinocactus Grusonii, chiamato anche “cuscino della suocera“ o grusone, è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae, nativa delle zone desertiche del Messico e dell'America centrale. Appartiene alla famiglia delle Cactaceae. Come pianta è abbastanza grande, nel suo habitat naturale può arrivare fino a un metro di diametro.
La pianta ha una forma sferica che diventa leggermente cilindrica con l'avanzare della crescita. Le costolature sono ornate da areole ricoperte da peluria giallastra e spine sempre gialle oro o bianche (nelle varietà albina). I fiori sono prodotti solo dalle piante adulte, quelle che hanno oltre i quindici anni di vita. L'Echinocactus è una pianta xerofila cioè adattata ai climi aridi, ma cresce tranquillamente anche in appartamento, purché le si cambi ogni tanto la collocazione. In estate, meglio spostarla in giardino o nel terrazzo.
Storia e Curiosità
Il nome della pianta deriva dal greco antico ekhînos che significa "riccio", per via delle tante spine che ricoprono il suo fusto. Per la sua forma, viene spesso amichevolmente chiamato il "cuscino della suocera". È una pianta resistente, capace di vivere per molti anni, anche più di 30. Non tutti sanno che possiede anche un veleno urticante.
Terreno
Per coltivare l'Echinocactus basta un terreno ben drenante. Si possono utilizzare i classici composti per cactus.
Annaffiatura
L'Echinocactus durante l'inverno non va annaffiato. In vaso, le annaffiature devono essere regolari solo durante la bella stagione. È importante non creare ristagni idrici.
Esposizione
Coltivate in pieno sole, avendo l'accortezza in primavera di esporle gradualmente alla luce diretta del sole per evitare scottature.
Malattie e Parassiti
L'Echinocactus è una pianta molto robusta e non si ammala facilmente. Una volta al mese è bene spazzolarla con un pennello da pittore, per rimuovere la polvere accumulata sotto le grosse spine. Evitare i ristagni di acqua.