Gli abeti comprendono circa 45-55 specie di conifere sempreverdi e sono alberi dalla crescita abbastanza lenta. La principale caratteristica degli abeti sono le classiche pigne legnose che cadono dall'albero in autunno, rilasciando i semi.
Originario dell'America settentrionale, l'Abete è oggi diffuso in Europa, Africa settentrionale, Asia e America settentrionale, specialmente sulle montagne. In Italia la specie più diffusa è l'Abete bianco, unica specie spontanea negli Appennini. L'Abete bianco è diffuso anche sulle Alpi, dove però è più comune l'Abete rosso (peccio). Gli esemplari giovani hanno la classica chioma di forma conica che con l'età assume una forma più allungata, a candela. Di quest'albero ne esistono alcune cultivar con aghi intensamente colorati.
Terreno
Si coltiva in terreno fertile, profondo e ben drenato. Albero adatto come esemplare singolo e necessita di molto spazio per svilupparsi al meglio infatti è bene non coltivarlo nei pressi di fondamenta di abitazioni o altro, poiché le radici di un albero di dimensioni cospicue può essere invasivo.
Annaffiatura
L'Abete si accontenta delle piogge e può sostenere periodi di siccità anche prolungati.
Esposizione
Non teme il freddo. Per gli esemplari di piccolo taglio coltivati in vaso, è consigliabile porli a dimora all'ombra soprattutto nelle zone con estati molto calde.
Malattie e Parassiti
L'Abete può essere attaccato da insetti come la processionaria o da afidi come il mindaro capace di attaccare la pianta formando colonie numerosissime che provocano lo sviluppo di microscopici funghi sulle foglie. Gli Abeti si possono ammalare all’inizio dello sviluppo oppure quando sono già grandi.