L'albicocco può raggiungere circa i 12-13 metri allo stato selvatico, ma quando è coltivata viene tenuta a un'altezza di 3,5 metri. La chioma ha una forma ad ombrello, rami sottili e ricurvi.
Storia e Curiosità
La pianta è originaria della Cina, in cui è presente già da 5000 anni, e poi si diffuse verso ovest, in Armenia. Furono i Romani ad introdurla nel nostro paese e in Grecia nel 70 a.C. L'albicocco, attualmente è presente in più di 60 paesi, sicuramente anche per le sue proprietà. Infatti è ricco di vitamina A, B e C, che favoriscono la protezione della cute e aumentano la capacità visiva.
Terreno
Il terreno ottimale è quello sciolto, poco argilloso, ben drenato e alcalino.
Annaffiatura
A parte le normali precipitazioni, l'annaffiatura deve essere regolare, non abbondante in fase di raccolta.
Esposizione
La pianta sopporta abbastanza bene le temperature rigide, ma predilige un clima caldo e asciutto, dove anche le precipitazioni sono minori.
Malattie e Parassiti
Alcuni funghi patogeni sono: il corineo, la moniliosi, l'oidio, il mal del piombo parassitario e il fusicocco. Gli insetti più dannosi sono: la mosca mediterranea della frutta, la tignola orientale, l'anarsia, la cocciniglia bianca e l'aspidioto.