Il Prugnolo è un arbusto spontaneo in tutta Italia, che si può facilmente incontrare sia in zone montane che in pianura. Viene coltivato come siepe e i suoi frutti trovano impiego sia in cucina che a scopi fitoterapici.
Generalmente il Prugnolo non viene coltivato in quanto nasce spontaneo nelle zone più disparate di tutta Italia, ma quando viene piantato nei giardini viene utilizzato per scopo principalmente ornamentale per i suoi bei fiori bianchi. Produce dei frutti scuri di colore bluastro a fine fioritura utilizzati a scopo fitoterapico o in cucina.
Storia e Curiosità
I frutti del prugnolo sono molto utilizzati in tutta Europa per produrre diverse bevande alcoliche, conosciuta in Italia come bargnolino o prunella. La corteccia invece, veniva usata in passato per colorare la lana di rosso e veniva anche impiegato come erba medicinale dal potere diuretico e depurativo per il sangue.
Terreno
Il Prugnolo si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno e questo ha contribuito a considerarlo in alcuni casi un pianta infestante. Cresce spontaneamente in aree boschive, ma non ha problemi a crescere anche in ambienti e climi diversi senza patire il freddo o clima secco.
Annaffiatura
Da buona pianta rustica non esige particolari attenzioni nell'irrigazione. Sono particolarmente indicati sistemi di irrigazione a goccia o microirrigazione per evitare sprechi d'acqua non necessari alla pianta.
Esposizione
Così come per il terreno, anche dal punto di vista del clima il Prugnolo non ha grandi esigenze di clima; riesce a crescere bene sia al freddo che al caldo secco.
Malattie e Parassiti
Difficilmente il prugnolo viene attaccato da particolari malattie, ma ciò non significa che sia totalmente immune da malattie. La potenziale minaccia più pericolosa sono gli afidi che occasionalmente potrebbero attaccare la pianta, si possono trattare con soluzioni naturali come il sapone di Marsiglia o tramite macerazione di ortiche.