Il Papavero selvatico è una pianta erbacea annuale spontanea della famiglia delle Papaveraceae, ed è facile trovarlo in Italia lungo strade e ferrovie, ma anche in Africa, Asia ed Europa dove il clima è temperato.
Appartenente a una famiglia con più di cento specie erbacee, si possono trovare di altezze diverse, da pochi centimetri a più di un metro, e molti colori doversi. Presentano uno stretto stelo verde ricoperto da peluria e fiori singoli, doppi o semidoppi e numero di petalli variabile in base alle specie.
Storia e Curiosità
Il nome del Papavero deriva dal celtico "papa" che significa "pappa", derivante sall'usanza di mescolare il latice con i pasti per bambini in modo da indurne lunghi sonni, è infatti molto noto per le sue proprietà sedative. E' un fiore che cresce in zone calcaree considerate incolte e si autosemina con grande semplicità.
Terreno
La maggioranza dei Papavari si adatta bene a molti tipi di terreno che sia ben drenato, tranne quelli molto acidi. Le specie annuali non devono essere spostate, pena il deperimento della pianta; quindi bisogna considerare bene dove piantarli perché quella sarà la loro posizione definitiva.
Annaffiatura
Riescono a resistere anche in condizioni di clima particolarmente arido e per questo motivo non necessitano di irrigazioni frequenti. Si può annaffiare ogni due o tre settimane aspettando che il terreno sia completamente asciutto. Nei mesi invernali bisogna sospenderle del tutto
Esposizione
Come per tutti gli altri aspetti, anche con l'esposizione, i Papaveri non hanno particolari esigenze, vivono bene a qualsiasi temperatura ed esposizione. Resistono bene anche agli inverni rigidi, mentre i caldi troppo afosi possono danneggiarli. La posizione ideale è quella ben esposta a sole praticamente per tutte le specie, alcune però prediligono un clima più arido.
Malattie e Parassiti
Da buona pianta rustica riesce a resistere bene anche a molte malattie e parassiti, spesso infatti si ammalno per errori di coltivazione spesso dovuti ad una errata esposizione. Tra le malattie più frequenti c'è l'oidio o mal bianco, un fungo che si manifesta nei climi umidi e può portare anche alla morte del Papavero. Si riconosce dalla patina biancastra che ricopre le foglie, è di fondamentale importanza curare la pianta alla comparsa della malattia per poterla salvare. Si cura con prodotti specifici o eliminando le parti malate per evitare la proliferazione del fungo.