Margherita

La Leucanthemum Vulgare è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee e la si trova comunemente nei prati di tutta Italia. Facile da coltivare, la Margherita viene utilizzata per bordure o tappeti erbosi. Si può moltiplicare per seme (in primavera) o per divisione dei cespi in autunno.

Classificazione Botanica

Eukaryota
Plantae
Magnoliophyta
Magnoliopsida
Asterales
Asteraceae
Leucanthemum

Caratteristiche

  • Caduche
  • Esterno
  • Frutto
  • Primavera
Margherita

Tipologia Tipologia

Pianta sempreverde da fiore.

Storia e Curiosità Storia e Curiosità

Da secoli prediletta dagli innamorati che la sfogliano per conoscere se il loro amore è ricambiato, la Margherita simboleggia la semplicità, l'innocenza e la purezza. Il nome generico (Leucanthemum) deriva da greco "leukos" che signigica bianco e "anthemon" che vuol dire fiore si riferisce al colore candido dei sui fiorellini. Caratteristica dei capolini della Margherita è quella di chiudersi durante le giornate nuovolose.

Terreno Terreno

Anche se la vediamo crescere in moltissimi prati all'aria aperta, il terreno ideale per le Margherite è ben drenato, fertile e con un pH acido-neutro. E' possibile concimarla con sostanze organiche e liquide. Per una buona resa della pianta, evitare ristagni d'acqua.

Annata Annaffiatura

Se coltivata come pianta ornamentale, la Margherita va annaffiata una volta ogni 2 giorni in inverno e circa due volte al giorno in estate, avendo cura di tenere il terriccio sempre un po' umido ma mai con fastidiosi ristagni d'acqua.

Esposizione Esposizione

La temperatura ideale è tra i 14°C e i 18°C. La Margherita va esposta a pieni raggi solari; se vive in un ambiente interno deve esserle garantita un'ottimale luminosità. Teme il gelo e l’esposizione al vento: d'inverno bisogna averne cura proteggendola con degli appositi teli.

Malattie e Parassiti Malattie e Parassiti

Tra i nemici che possono rovinare questa pianta ci sono i trifidi, gli afidi ed ill ragnetto rosso che sono capaci di invadere steli, fiori e le foglioline ricoprendoli di macchie e malformazioni. Anche i bruchi minatori rovinano le foglie dela Margherita. Questa pianta può, infine, essere attaccata da malattie fungine e batteriche.